DESCRIZIONE DELL’OPERA
Nel corso di poco più di un secolo l’invenzione della stampa a caratteri mobili abbatté i costi di produzione del libro e ne permise la diffusione presso strati sociali precedentemente esclusi dalla lettura, contribuendo così efficacemente alla standardizzazione delle lingue moderne. Ad opera dei correttori il libro a stampa appariva infatti di regola radicalmente diverso da un manoscritto “medio” del tempo (separazione delle parole, tendenziale regolarizzazione delle maiuscole e dell’interpunzione, riduzione dei doppioni grafici, eliminazione delle forme locali che potevano ostacolare una circolazione ampia della “merce”).
Ma cosa significa in concreto, tra Quattro e Cinquecento, curare la stampa di un testo letterario in volgare? Quali erano le convenzioni seguite dai correttori e le aspettative del pubblico? Quali le conseguenze testuali dell’intervento di questi antenati dei moderni editors sui nostri classici? Con ogni diligenza corretto (la prima e fortunatissima edizione, del 1991, è esaurita dal 1993) risponde a tali interrogativi analizzando il lavoro dei revisori editoriali nel quadro dei metodi di produzione del libro, dei sistemi propagandistici del tempo (frontespizi, dediche), delle implicazioni legali dell’attività tipografica (privilegi di stampa, contraffazioni) e tenendo conto delle indicazioni illuminanti offerte dai rari esemplari di tipografia superstiti, come i manoscritti delle aldine di Dante e Petrarca curate da Bembo.
NOTE SULL’AUTORE
Paolo Trovato, ordinario di Linguistica italiana a Ferrara, ha insegnato storia della lingua e della letteratura italiana nelle Università di Leida, Venezia, Salerno, Aix en Provence e alla Hebrew University di Gerusalemme. Condirettore di “Filologia italiana”, si è occupato spesso di temi al confine tra la storia della lingua e la critica testuale (la “linguistica” di Machiavelli e di altri cinquecentisti, la lessicografia musicale, la “veste” delle edizioni critiche, il problema degli stemmi bipartiti). Tra i suoi lavori più recenti, Il testo della Vita nuova e altra filologia dantesca (Salerno ed., 2000), Nuove prospettive sulla tradizione della “Commedia” e, con F. Nicolodi e altri, il dizionario elettronico LESMU. Lessico della letteratura musicale italiana 1490-1950 (pubblicati entrambi da Cesati nel 2007) e l’edizione critica della prima Cortigiana di Pietro Aretino (Salerno ed., in stampa).
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